Attenzione alla semina troppo fitta: le piante si soffocano a vicenda

La semina è una operazione fondamentale per la quasi totalità delle piante che poi ambiranno a diventare qualcosa di effettivamente utile e produttivo, dalle specie ornamentali fino a quelle utili, anzi indispensabili per il settore alimentare. La semina troppo fitta può essere rallentante ed addirittura dannosa, in quanto crea una forma di sovrappopolazione delle piante. Come evitarla?

L’importanza del seme

La struttura del seme identifica una sorta di “prodigio” della natura, in quanto ogni singola forma di questo elemento contiene già tutte le condizioni biologiche per diventare nel corso del tempo e con gli opportuni nutrienti ed elementi una pianta completa e complessa. Naturalmente non tutte le piante dispongono di medesime regole in ambito di semina.

Ogni seme è una entità a se, e per questo motivo risulta essere a dir poco essenziale conoscere la specie di cui stiamo curando la crescita, in quanto piante ornamentali hanno bisogno di requisiti di spazio e nutrienti diverse ad esempio rispetto ad un prato rustico, quindi cambia la quantità ma anche la profondità necessaria.

I semi necessitano infatti di un buon terreno e quindi una buona base, e spesso, come nel caso di manti erbosi ma anche strutture come possono essere ortaggi ed insalate ma anche legumi che hanno una crescita generosa ed anche piuttosto rapida, si sviluppa il problema di una semina troppo fitta.

Semina troppo fitta: cosa succede e come evitarla

Per le piante singole o coltivate in gruppo spesso si procede con una quantità non superiori a 5, nel caso di piante di medie dimensioni, apprssimativamente da circa 2 fino a 5. Mediamente più il seme è grande, maggiore dovrà essere la profondità ma non superiore a tre volte quella identificata nella lunghezza del seme.

Se un singolo seme sarà identificato come effettivamente ben posizionato e sarà disposto ad avere sufficiente spazio, potrà crescere in maniera corretta. Tuttavia il contesto cambia se viene causato una sorta di sovraffollamento, che provoca una sorta di “competizione aggressiva”, che ovviamente sviluppa una condizione di crescita a dir poco sfavorevole e poco fertile.

Sia in vaso, ma anche naturalmente in campo aperto, i semi vanno posti ad almeno qualche cm di distanza, condizione ancora più decisiva per le piante che crescono rapidamente come le leguminose, quindi ceci, fave, fagioli e piselli ad esempio ma anche per quelle aromatiche, che hanno bisogno di almeno 5 – 10 cm di spazio tra di loro.

Consigli di semina

La semina deve essere concepita sempre nel momento giusto, quindi non “tirando ad indovinare”: molte specie danno il meglio se piantate in un terreno sufficientemente concimato e quindi agevolato da elementi nutrizionali di buon livello in particolare in stagioni fertili e dal clima mite quindi in primavera oppure in estate.

Prima di seminare è opportuno eliminare ogni altra condizione vegetale presente potenzialmente, quindi coltivazioni precedenti ma anche erbacce o altre erbe infestanti. Inoltre è una ottima idea “smuovere” il terriccio interessato impiegando una zappa o una vanga (o anche una zappetta se le aree sono molto piccole). Dopodichè si innesta il concime e si procede con la semina.

Essenziale è ricoprire il tutto con un leggero strato di terreniccio di buona qualità, naturalmente variabile per spessore in relazione al tipo di semina che andremo ad effettuare: il terriccio in questione deve essere possibillmente fresco e leggermente inumidito così da favorire lo sviluppo delle piante nella prima fase senza però renderlo zuppo.

Quanti semi per un prato?

Discorso diverso per il prato che viene seminato spesso con dei preparati di gramigne più o meno selezionati. In questo caso si tratta di semi piuttosto piccoli che è bene imparare a scegliere in base al tipo di terreno ma anche in merito alla qualità dei nutrienti. In questo caso l’erba cresce verso l’alto quindi avrà meno necessità di spazio.

La temperatura ideale per la germinazione per i semi, inclusi quelli per il prato è di circa 23 gradi, ma ottimi risultati possono essere mantenuti restando nell’ambito dei 19 – 29 gradi, naturalmente luce in quantità costante, anche non diretta ma comunque presente. Mediamente un prato ha bisogno di almeno 40 grammi di semi per metro quadro.

Importante è anche tenere l’erba alta il giusto, non troppo ma neanche troppo poco: un’erba troppo alta tende a raccogliere troppa luce ed il prato finirebbe per diventare eccessivamente vulnerabile nei confronti di malattie e parassiti. L’erba troppo corta porta a danni eccessivi dal sole ed una minore capacità drenante.

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