
Spesso non si programma di cenare tardi, ma accade perché gli impegni della giornata sono molteplici e assorbono persino le ore che dovremmo dedicare al pasto serale. Se capita troppo spesso, i disagi si potrebbero sentire anche a lungo termine. Di sicuro, la digestione e l’assorbimento di nutrienti saranno differenti rispetto a un orario consono.
Sonno e metabolismo
La giornata è stata pesante, a cena si divora un panino da fast food o qualche altro alimento scovato nel freezer e opportunamente scongelato nel forno. La pancia è soddisfatta, ma ora la stanchezza è tanta che si crolla subito a letto. E cominciano i problemi. La digestione sembra bloccata lì e magari si presenta anche il reflusso.

Insomma, non è proprio il quadro ideale per andare a dormire sereni! La digestione deve seguire i suoi tempi e, specialmente se la cena è stata poco salutare e tutt’altro che leggera, non si passerà una notte tranquilla. Il metabolismo, poi, rallenta fisiologicamente e si può mettere su peso e modificarne il ritmo.
Per un metabolismo lento, questa pratica è deleteria, in quanto esacerba questa situazione e tende anche a favorire lo sviluppo di malattie come il diabete, per il “ristagno” di zuccheri che non vengono bruciati correttamente. Tutto il ritmo circadiano ne risente, quindi mangiare tardi la sera non è mai una buona idea.
Qualche soluzione
Se proprio non si è riusciti a organizzare una cena entro le 20.30 al massimo, meglio evitare alimenti troppo complessi: di norma, la cena dovrebbe risultare leggera per antonomasia, ma è anche comprensibile che spesso si arriva a sera senza aver nemmeno fatto un pranzo decente. Tutto comincia dal mattino e la tabella ideale andrebbe seguita.

La colazione è davvero il pasto più importante della giornata, non si tratta solo di un detto delle nostre nonne. Consente all’organismo di recuperare dal lungo digiuno notturno e di affrontare le ore diurne con tutta l’energia necessaria. Non bisogna esagerare, ma apportare i corretti nutrienti. Stare a tavola a pranzo non sempre è fattibile.
Ma anche un panino al volo può diventare salutare, se il companatico è costituito da verdure, carni bianche o affettati magri. Gli spuntini spezza-fame sono ottimi per arrivare alla sera, meglio prediligere frutti o barrette ai cereali però. E la cena è, idealmente, un pasto leggero, quasi privo di grassi e ricco di vitamine buone.
Utopia o no?
Se è necessario cenare fuori perché non si ha avuto il tempo di fare la spesa, meglio evitare i locali dove il menù propone piatti estremamente golosi ma calorici. Persino il ristorante etnico è contemplato, purché si cerchi di prediligere verdure, carni bianche o pesce azzurro. In casa, invece, guardare nel congelatore non è necessariamente una cosa malvagia.

Un pasto precotto ogni tanto non è da demonizzare, ma è sempre meglio organizzarsi, congelando magari delle fettine di carne, o persino delle pietanze già cotte e pronte all’uso, solo da riscaldare in forno. Una buona idea può essere quella di preparare una torta rustica, un polpettone o qualunque altra cosa sia di nostro gradimento.
Si può quindi porzionare e conservare in freezer negli appositi contenitori, avendo sempre cura di separare il cotto dal crudo naturalmente. A quel punto, avremo un pasto cucinato in casa a cui aggiungere solo un buon contorno fresco. E non è sbagliato neanche il piatto di pasta dell’ultimo momento, ma no alla spaghettata di mezzanotte!
Questione di orari
In linea di massima, una regola salutare è quella di cenare presto e di mangiare cibi facilmente digeribili, evitando di coricarsi subito dopo e dando quindi tempo all’organismo di metabolizzare tutto. In caso contrario, l’organismo tende ad andare incontro a ciò di cui si è parlato, oltre che a disturbi di tipo gastrico e intestinale.

Una buona digestione consente a tutti i nutrienti di arrivare dove servono, ma senza appesantire o stressare oltremodo il sistema digestivo. Se lo sovraccarichiamo e poi andiamo subito a dormire, tutto comincerà a funzionale “male” e i risultati sul lungo periodo si faranno sentire sempre di più. L’aumento di peso è solo la punta dell’iceberg.
Un metabolismo lento o persino bloccato potrebbe cagionare conseguenze persino a livello neurologico o cardiovascolare, a seguito di un maggior afflusso di grassi e zuccheri nel sangue e all’insulino-resistenza. Insomma, per quanto possibile, meglio cenare a un orario consono oppure consumare un pasto leggero se proprio si tarda.