Sei consapevole dei rischi associati all’oleandro nel tuo giardino?

L’oleandro è una pianta ornamentale molto diffusa nei giardini dell’area mediterranea per la sua resistenza e la fioritura abbondante e prolungata. Tuttavia la sua bellezza nasconde un pericolo non da poco: tutte le parti della pianta sono altamente tossiche per l’uomo e per gli animali. L’oleandro può causare intossicazioni gravi anche con esposizione minima.

La pericolosità dell’oleandro

L’oleandro contiene diversi composti tossici come l’oleandrina e altri glicosidi cardioattivi. Si tratta di sostanze che interferiscono con la funzione della pompa sodio e potassio delle cellule cardiache provocando alterazioni del ritmo cardiache che possono risultare fatali. Questi composti tossici sono presenti in tutte le parti della pianta.

Il semplice contatto con la linfa o le radici può provocare irritazioni cutanee e oculari. La pericolosità dell’oleandro non si limita all’ingestione diretta. Anche l’inalazione dei fumi derivanti dalla combustione della pianta può introdurre nel corpo umano le sostanze tossiche con conseguenze potenzialmente gravi come l’avvelenamento.

La tossicità dell’oleandro è talmente elevata che l’ingestione involontari di una foglia può provocare la morte di un bambino mentre negli adulti, dosi relativamente basse dei composti tossici dell’oleandro, possono comunque provocare sintomi gravi. Questa è dunque una delle piante più pericolose per l’uomo e non dovrebbe essere tenuta nel proprio giardino.

Sintomi dell’avvelenamento

L’avvelenamento da oleandro si manifesta inizialmente con sintomi gastrointestinali come nausea, vomito, dolore addominale e diarrea. Successivamente possono manifestarsi sintomi neurologici come vertigini, sonnolenza e convulsioni. Ma le complicazioni più gravi riguardano il sistema cardiovascolare e si manifestano con aritmie, bradicardia e nei casi più gravi avviene l’arresto cardiaco.

Attenzione anche al contatto cutaneo con la linfa dell’oleandro perché può provocare reazioni locali come arrossamento, dermatite e prurito. Il contatto con gli occhi può invece determinare congiuntivite e irritazione. Quindi se si ha la necessità di di dover manipolare la pianta occorre sempre proteggersi indossando guanti e occhiali.

In caso di sintomi che possono far presagire una sospetta intossicazione da oleandro occorre contattare immediatamente un centro antiveleni o recarsi subito al pronto soccorso più vicino. Il trattamento consiste nella stabilizzazione delle funzioni vitali e nella somministrazione di antidoti specifici per questi casi di intossicazione come gli anticorpi anti digossina.

I rischi per gli animali domestici e non

L’oleandro rappresenta un pericolo notevole non solo per l’uomo ma anche per gli animali domestici e selvatici. Cani, gatti e piccoli roditori possono essere attratti dalle foglie o dai fiori caduti dell’oleandro rischiando l’ingestione accidentale. Anche quantità minime possono provocare effetti gravi e addirittura la morte.

Porre attenzione anche agli animali da allevamento come bovini e cavalli perché anche essi sono suscettibili all’intossicazione e avvelenamento da oleandro. L’ingestione di circa 30 grammi di foglie può risultare fatale per un bovino di media stazza. Episodi di intossicazione possono verificarsi quando i residui di potatura vengono mescolati accidentalmente nel foraggio.

Da non sottovalutare anche un altro aspetto ovvero l’acqua stagnante che si trova nei sottovasi dell’oleandro eventualmente coltivato in vaso. Questa acqua può contenere le sostanze tossiche tipiche della pianta. Essendo contaminata, è importante impedire agli animali o agli uccelli di abbeverarsi in queste fonti di acqua per evitare l’intossicazione.

Precauzioni e raccomandazioni

Considerata l’elevata tossicità dell’oleandro è consigliabile evitare del tutto la sua coltivazione in giardino o in spazi verdi frequentati da persone e animali. Se si decide comunque di mantenerla, occorre prendere tutte le precauzioni possibili al fine di garantire la sicurezza in giardino, ad esempio recintando la pianta e proteggendosi durante la potatura.

E’ importante che tutti i membri della famiglia, e in particolare i bambini, siano informati e consapevoli sui rischi e sulla pericolosità di avere un oleandro in giardino, rimarcando ed educando alla necessità di non toccare o ingerire nessuna delle parti dell’oleandro, al fine di prevenire in modo efficace incidenti.

Si raccomanda di non utilizzare mai parti dell’oleandro come combustibile per cucinare o per riscaldarsi poiché i fumi prodotti dalla combustione sono tossici se inalati. Non dare mai da mangiare ad animali da allevamento i rami di oleandro rimossi durante la potatura per evitare intossicazioni e avvelenamenti. E’ essenziale smaltire questi residui in modo sicuro.

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