
La dichiarazione dei redditi rappresenta un appuntamento annuale fondamentale per privati, lavoratori autonomi e imprenditori. Ogni anno il legislatore introduce novitàriguardanti le detrazioni fiscali, ovvero le spese che è possibile “scaricare” dalle tasse, riducendo così l’imponibile e l’importo dovuto all’erario. Con la legge di Bilancio 2025 sono state introdotte importanti modifiche e nuove opportunitàdi risparmio fiscale. Questa guida pratica spiega quali sono le principali detrazioni fiscali valide da subito, come funzionano e quali documenti conservare per non perdere alcun beneficio.
Le principali novitàsulle detrazioni fiscali 2025
La manovra fiscale 2025 ha confermato alcuni bonus giàesistenti e ne ha introdotti di nuovi, ampliando la platea dei beneficiari e le tipologie di spese detraibili. Tra le principali novitàspiccano:
– L’innalzamento delle soglie di detraibilitàper alcune spese sanitarie e di istruzione;
– L’introduzione di nuove detrazioni per investimenti in tecnologie green e digitalizzazione aziendale;
– La proroga dei bonus edilizi, con alcune rimodulazioni percentuali;
– Nuove agevolazioni per le famiglie con figli a carico e per i lavoratori autonomi.
Questi cambiamenti sono stati pensati per incentivare comportamenti virtuosi, come la transizione ecologica, la formazione e la crescita delle imprese, sostenendo al contempo famiglie e lavoratori in un contesto economico ancora incerto.
Spese sanitarie e assistenza: cosa si può scaricare
Le spese sanitarie rappresentano da sempre una delle voci più rilevanti tra le detrazioni fiscali. Per il 2025, la soglia di detraibilitàresta fissata al 19% per la parte eccedente i 129,11 euro di spesa annua. Sono detraibili:
– Acquisto di medicinali e dispositivi medici;
– Visite specialistiche e prestazioni chirurgiche;
– Esami diagnostici e analisi di laboratorio;
– Spese per assistenza specifica a persone con disabilità.
La novitàdi quest’anno riguarda la possibilitàdi detrarre anche alcune spese per trattamenti fisioterapici e psicologici, a patto che siano eseguiti da professionisti abilitati e regolarmente fatturati. Per usufruire della detrazione, è fondamentale che i pagamenti siano tracciabili (bancomat, carta di credito, bonifico) e che si conservino scontrini, fatture e ricevute.
Detrazioni per la casa e l’efficienza energetica
Il 2025 conferma la centralitàdei bonus edilizi, seppur con alcune modifiche. Il Superbonus viene rimodulato con una percentuale di detrazione che scende al 70% per la maggior parte degli interventi, mentre restano in vigore il Bonus Ristrutturazioni (50%) e l’Ecobonus (65% per interventi di efficientamento energetico).
Tra le spese detraibili figurano:
– Lavori di ristrutturazione edilizia e manutenzione straordinaria;
– Sostituzione di infissi, caldaie, impianti di climatizzazione;
– Installazione di pannelli solari e sistemi di accumulo;
– Interventi di messa in sicurezza antisismica.
Una novitàimportante riguarda le detrazioni per la digitalizzazione domestica: è ora possibile scaricare parte delle spese sostenute per l’installazione di impianti domotici e sistemi di sicurezza smart. Anche in questo caso, la documentazione fiscale deve essere completa e i pagamenti tracciabili.
Formazione, innovazione e altre spese detraibili
Il Governo ha voluto sostenere la formazione continua e l’innovazione, estendendo le detrazioni per:
– Corsi di aggiornamento professionale e master universitari (detrazione al 19%);
– Acquisto di libri di testo e materiale didattico per figli a carico;
– Investimenti in strumenti digitali e software per attivitàlavorative autonome (detrazione fino al 30%).
Restano detraibili anche le spese per attivitàsportive dei figli minori, le rette scolastiche e universitarie, le donazioni a enti del terzo settore e le spese veterinarie (fino a 550 euro con detrazione al 19%).
Per le imprese e i professionisti, sono previste nuove detrazioni per investimenti in tecnologie green, digitalizzazione dei processi produttivi e formazione del personale su tematiche ambientali e digitali. Tali misure sono finalizzate a favorire la competitivitàe la sostenibilitàdel tessuto produttivo italiano.