
I pagamenti digitali sono ormai una realtà consolidata nel mondo degli affari, sia per le imprese che per i consumatori. Tuttavia, la crescita esponenziale di queste transazioni ha portato con sé anche un aumento dei rischi legati alle frodi informatiche. Per contrastare questo fenomeno, a giugno 2025 entrerà in vigore una nuova regola antifrode che cambierà il modo in cui vengono gestiti i pagamenti digitali. In questo articolo analizzeremo nel dettaglio cosa prevede la nuova normativa, quali saranno gli impatti per aziende e consumatori e come prepararsi per affrontare al meglio questa importante novità .
La nuova regola antifrode: cosa prevede
A partire da giugno 2025, in tutta l’Unione Europea entrerà in vigore una normativa che introduce nuovi standard di sicurezza per i pagamenti digitali. Questa regola, fortemente voluta dalle autorità finanziarie europee, mira a rafforzare i sistemi di autenticazione e a rendere più difficile la vita ai cybercriminali. Il fulcro della normativa è rappresentato dall’obbligo di utilizzare sistemi di autenticazione forte del cliente (Strong Customer Authentication, SCA) per ogni transazione digitale superiore a una determinata soglia.
La SCA richiederà l’utilizzo di almeno due tra tre elementi di sicurezza: qualcosa che solo l’utente conosce (come una password o un PIN), qualcosa che solo l’utente possiede (come uno smartphone o una carta fisica) e qualcosa che identifica in modo univoco l’utente (come l’impronta digitale o il riconoscimento facciale). In questo modo, anche se un malintenzionato dovesse entrare in possesso di una delle credenziali, non sarebbe comunque in grado di completare la transazione senza gli altri elementi richiesti.
Oltre all’autenticazione forte, la nuova regola prevede anche l’obbligo per gli operatori di monitorare costantemente le transazioni sospette e di segnalare tempestivamente qualsiasi attività anomala alle autorità competenti. Questo sistema di vigilanza rafforzata dovrebbe contribuire a individuare e bloccare eventuali tentativi di frode prima che possano causare danni economici.
Impatto sulle aziende: cosa cambia per le imprese
Le aziende che operano nel settore dei pagamenti digitali dovranno adeguarsi rapidamente alle nuove disposizioni. L’implementazione di sistemi di autenticazione forte richiederà investimenti in tecnologia e formazione del personale. Le piattaforme di e-commerce, le banche e i fornitori di servizi di pagamento dovranno aggiornare i propri sistemi informatici per garantire la conformità alla normativa e offrire ai clienti un’esperienza d’uso sicura ma anche fluida e senza intoppi.
Per le imprese, il rischio principale è rappresentato dalla possibilità di perdere clienti a causa di procedure di autenticazione troppo complesse o poco intuitive. Per questo motivo, sarà fondamentale trovare un equilibrio tra sicurezza e semplicità d’uso. Molte aziende stanno già sperimentando soluzioni innovative come l’autenticazione biometrica, che permette di riconoscere l’utente tramite impronta digitale o riconoscimento facciale, offrendo un elevato livello di sicurezza senza sacrificare la user experience.
Un altro aspetto importante riguarda la gestione dei dati personali. Le imprese dovranno garantire che tutte le informazioni raccolte durante il processo di autenticazione siano trattate in conformità con il GDPR e le altre normative sulla privacy. Questo comporterà ulteriori investimenti in sicurezza informatica e la necessità di aggiornare le policy interne.
Vantaggi e criticità per i consumatori
Per i consumatori, la nuova regola antifrode rappresenta una maggiore tutela contro i rischi di furto di identità e frodi online. Grazie all’autenticazione forte, sarà molto più difficile per i malintenzionati accedere ai conti bancari o effettuare pagamenti non autorizzati. Questo dovrebbe aumentare la fiducia nei pagamenti digitali e favorire ulteriormente la diffusione di questi strumenti anche tra le fasce di popolazione più restie alla digitalizzazione.
Tuttavia, non mancano alcune criticità . L’introduzione di nuovi passaggi di sicurezza potrebbe rendere più laborioso il processo di pagamento, soprattutto per gli utenti meno esperti o per chi non dispone di dispositivi compatibili con le tecnologie di autenticazione biometrica. Le istituzioni stanno lavorando per garantire che la transizione sia il più possibile inclusiva, ma resta il rischio che alcune categorie di utenti possano incontrare difficoltà .
Un altro tema rilevante è quello della gestione dei dati biometrici. Pur offrendo un elevato livello di sicurezza, queste tecnologie sollevano interrogativi sulla privacy e sulla protezione delle informazioni personali. Sarà fondamentale che le aziende adottino misure adeguate per evitare abusi e garantire la massima trasparenza nell’uso dei dati degli utenti.
Come prepararsi alla nuova normativa: consigli pratici
In vista dell’entrata in vigore della nuova regola antifrode a giugno 2025, sia le aziende che i consumatori devono iniziare a prepararsi per affrontare al meglio il cambiamento. Per le imprese, il primo passo è effettuare un’analisi dei propri sistemi di pagamento e individuare le aree che necessitano di aggiornamento. È consigliabile rivolgersi a fornitori di soluzioni tecnologiche affidabili e investire nella formazione del personale, per garantire che tutti siano pronti ad affrontare le nuove sfide.
Per i consumatori, è importante familiarizzare con le nuove procedure di autenticazione e verificare di disporre dei dispositivi necessari, come smartphone aggiornati o carte di pagamento compatibili. È inoltre fondamentale prestare attenzione alla sicurezza dei propri dati, scegliendo password robuste e non condividendo mai informazioni sensibili con terzi.
Infine, sia aziende che utenti dovrebbero mantenersi costantemente informati sulle novità normative e sulle best practice in materia di sicurezza informatica. Solo così sarà possibile sfruttare al meglio i vantaggi dei pagamenti digitali, riducendo al minimo i rischi e contribuendo a creare un ecosistema finanziario più sicuro per tutti.