Cosa cambia per chi possiede polizze vita dimenticate: le novità dell’IVASS in vigore da giugno

Le polizze vita rappresentano uno degli strumenti di risparmio e protezione più diffusi tra le famiglie italiane. Tuttavia, non è raro che alcune di queste polizze vengano dimenticate dai beneficiari o dagli stessi assicurati, finendo per non essere riscattate nei tempi previsti. A partire da giugno, l’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) ha introdotto importanti novità che cambiano radicalmente la gestione delle cosiddette “polizze vita dormienti”. Queste nuove regole mirano a tutelare maggiormente i consumatori e a facilitare il recupero delle somme non riscosse. In questo articolo approfondiremo cosa cambia per chi possiede polizze vita dimenticate, quali sono le principali novità introdotte dall’IVASS, come funzionano le nuove procedure e quali sono le opportunità e gli obblighi per i titolari e i beneficiari.

Le polizze vita dimenticate: un fenomeno diffuso

Le polizze vita dimenticate, o dormienti, sono contratti assicurativi che, per varie ragioni, non vengono riscattati dai beneficiari al momento della scadenza o del decesso dell’assicurato. Secondo le stime dell’IVASS, ogni anno in Italia vengono lasciati non riscossi milioni di euro, spesso a causa della mancata conoscenza dell’esistenza della polizza o della difficoltà nel rintracciare i beneficiari.

Le cause principali di questo fenomeno sono molteplici: dalla scarsa comunicazione tra assicurato e beneficiari, alla perdita dei documenti, fino alla mancata segnalazione da parte delle compagnie assicurative. In alcuni casi, le polizze vengono stipulate molti anni prima e i beneficiari non vengono informati, oppure cambiano indirizzo e non ricevono le comunicazioni della compagnia. L’assenza di un registro unico accessibile ai cittadini ha inoltre contribuito a rendere difficile il recupero di queste somme.

Il risultato è che una parte significativa dei capitali investiti nelle polizze vita resta inutilizzata, a discapito dei beneficiari legittimi e con un impatto negativo sulla fiducia dei consumatori nel settore assicurativo. L’intervento dell’IVASS si inserisce proprio in questo contesto, con l’obiettivo di rafforzare la trasparenza e la tutela degli assicurati e dei loro eredi.

Le novità dell’IVASS in vigore da giugno

Dal mese di giugno, l’IVASS ha introdotto nuove regole operative che impattano direttamente sulla gestione delle polizze vita dormienti. La principale novità riguarda l’obbligo, da parte delle compagnie assicurative, di effettuare controlli più stringenti e sistematici per individuare le polizze non riscosse.

In particolare, le compagnie sono ora tenute a consultare periodicamente l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) per verificare eventuali decessi degli assicurati e attivare tempestivamente le procedure di liquidazione delle polizze ai beneficiari. Questa misura riduce drasticamente il rischio che le somme restino inutilizzate per anni, aumentando la probabilità che i beneficiari vengano informati in tempi brevi.

Altra novità importante è l’obbligo di invio di comunicazioni periodiche ai beneficiari noti e agli assicurati, con informazioni dettagliate sulla polizza, la sua scadenza e le modalità di riscossione. In caso di mancata riscossione, la compagnia dovrà effettuare almeno due tentativi di contatto tramite diversi canali (posta, email, telefono) prima di considerare la polizza come dormiente. Inoltre, le compagnie devono trasmettere all’IVASS un report annuale sulle polizze dormienti, favorendo così una maggiore trasparenza e un controllo più efficace da parte dell’autorità di vigilanza.

Cosa devono fare assicurati e beneficiari

Con le nuove regole IVASS, anche i titolari di polizze vita e i loro beneficiari sono chiamati a prestare maggiore attenzione. È fondamentale, infatti, conservare con cura la documentazione relativa alle polizze e informare tempestivamente i beneficiari della loro esistenza, indicando chiaramente i dettagli del contratto e le modalità di riscossione.

Per chi sospetta di essere beneficiario di una polizza vita dimenticata, è ora possibile rivolgersi direttamente alle compagnie assicurative o consultare il portale “Polizze Vita Dimenticate” messo a disposizione dall’IVASS. Questo servizio consente di effettuare una ricerca centralizzata inserendo i dati anagrafici dell’assicurato o del potenziale beneficiario. In caso di esito positivo, sarà possibile avviare la procedura di riscossione presentando la documentazione richiesta.

È importante sottolineare che le nuove regole prevedono anche tempistiche più stringenti per la riscossione: una volta individuato il beneficiario, la compagnia assicurativa dovrà procedere al pagamento entro 30 giorni dalla ricezione della documentazione completa. In caso di ritardi ingiustificati, sono previste sanzioni a carico delle compagnie, a ulteriore tutela dei diritti dei beneficiari.

Implicazioni economiche e prospettive future

L’introduzione delle nuove regole da parte dell’IVASS avrà un impatto significativo sia sul settore assicurativo sia sui risparmiatori. Da un lato, le compagnie dovranno investire in sistemi informatici più efficienti e in processi di gestione più trasparenti, con un possibile aumento dei costi operativi. Tuttavia, questi investimenti sono destinati a rafforzare la fiducia dei consumatori e a ridurre il contenzioso legato alle polizze non riscosse.

Per i risparmiatori, le novità rappresentano un’opportunità concreta di recuperare somme spesso ingenti che rischiavano di andare perse. Secondo alcune stime, il valore complessivo delle polizze dormienti potrebbe superare il miliardo di euro a livello nazionale, una cifra che, se restituita ai legittimi beneficiari, potrebbe avere effetti positivi anche sull’economia reale, favorendo consumi e investimenti.

Guardando al futuro, l’IVASS ha annunciato ulteriori iniziative per semplificare l’accesso alle informazioni e promuovere l’educazione finanziaria sui prodotti assicurativi. L’obiettivo è quello di ridurre progressivamente il fenomeno delle polizze dimenticate, rendendo il settore più trasparente e accessibile a tutti. In conclusione, le novità in vigore da giugno rappresentano un passo avanti nella tutela dei diritti dei consumatori e nella valorizzazione del risparmio assicurativo in Italia.

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