Patente: qual è l’età massima per guidare con le nuove regole nel 2025

Nel nostro Paese, non esiste una legge che impedisca di guidare oltre una certa età. Tuttavia, vi sono regole ben precise rispetto alle fasce anagrafiche e ai diversi tipi di patente. Innanzitutto, l’età minima per mezzi di trasporto è stata abbassata ai 18 anni, mentre il rinnovo della patente oltre gli 80 è ogni 2 anni.

La patente B

Si tratta della patente più diffusa, con la quale si possono guidare tutti gli autoveicoli e le moto fino a una certa cilindrata. Qualunque mezzo si guidi, un neopatentato può condurre veicoli di potenza non superiore ai 142 CV per i primi tre anni, il tempo di prendere confidenza con le regole della strada.

Per il rinnovo, oltre i 50 anni di età si passa da 10 a 5 anni. Oltre i 70 anni si può ancora guidare il proprio mezzo privato, a patto che ci si ricordi di rinnovare la patente ogni 3 anni. Il limite scende a 2 dopo gli 80 anni, ma di fatto è possibile stare al volante vita natural durante.

Naturalmente, vi sono specifiche regole per quanto concerne i punti eventualmente persi in caso di sinistro. E se la buona condotta può aumentarli fino a 30, una serie di incidenti potrebbe invece abbassarli e persino azzerarli fino a costringere il guidatore, qualunque età abbia, a ripetere l’esame presso i centri autorizzati.

Trasportare persone

Per il trasporto di persone, invece, la faccenda è più complessa e sono previsti maggiori “paletti”. Si tratta delle patenti di tipo D (D1, DE o D1E). Come già accennato, già a 18 anni si può conseguire, ma con un limite di distanza del trasporto che deve necessariamente fermarsi a 50 km.

Dai 20 anni in poi, invece, non vi è limite alla strada da percorrere, mentre il termine massimo per condurre autobus e pullman è sempre di 68 anni. Oltre questa età, si può decidere se cambiare mansione o semplicemente ritirarsi dal servizio pubblico. La sospensione della patente è invece un altro fattore che include sia la B che la D.

Se un conducente, anche di mezzo privato, ha meno di 20 punti, da quest’anno subirà anche un periodo di sospensione, mentre per quanto riguarda le sanzioni su strada, sono state ulteriormente inasprite. C’è meno tolleranza per chi viene trovato in stato di ebbrezza o viene sorpreso con il cellulare in mano.

La sicurezza anti-incidenti

Impedire totalmente gli incidenti stradali è una cosa impossibile, naturalmente. E tuttavia, i maggiori controlli di cui si è accennato inducono i conducenti a prestare maggiore attenzione alla guida, a non superare i limiti di velocità e a rinnovare la patente nei tempi stabiliti a seconda della fascia di età. Una patente scaduta, porta a sanzioni.

Il rinnovo della patente è abbastanza semplice e si può eseguire fino a 4 mesi prima della scadenza effettiva. Spesso, i controlli sono più frequenti sui guidatori che abbiano superato i 65 anni di età, in quanto è più probabile che la soglia di attenzione tenda ad abbassarsi. Si valuta anche una visita medica aggiuntiva in fase di rinnovo.

Non si tratta perciò di limitazioni, ma più che altro di un controllo maggiore, in special modo riservato alle fasce considerate più a rischio. Vi è inoltre un’altra novità fondamentale, specialmente per chi desideri entrare nel mondo del lavoro degli autotrasporti: si tratta del Bonus patente, un contributo economico che raggiunge i 2.500 euro.

Indicazioni utili sulla patente

Per evitare di dimenticarsi la data di rinnovo, rischiando così di pagare multe salate, già da tempo le patenti si rinnovano, scaglionate negli anni, nel giorno esatto del proprio compleanno. Ciò consentirà di uniformare al meglio le fasce di età e di facilitare il ricordo della pratica burocratica. Bastano i documenti d’identità.

Le patenti digitali hanno preso il posto di quelle cartacee, così il tesserino di mantiene più a lungo e contiene comunque tutte le informazioni necessarie. Fortunatamente, esistono portali dedicati nei quali si possono verificare scadenze, novità e modifiche alle leggi preesistenti, così da restare sempre aggiornati su tutto ciò che concerne la patente.

Oltre a quelle già citate, esistono anche patenti di tipo C, necessarie per guidare autocarri o veicoli merci con rimorchio, ma in linea generale tutte necessitano di controlli medici, di un esame scritto e di uno pratico, da superare con un minimo di errori consentito solo nel primo caso. La sicurezza, come sempre, viene prima di tutto.

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