
Nel corso del tempo, tutto cambia, è risaputo! Questi mutamenti avrebbero investito anche ambiti come quello del risparmio: i libretti postali rappresentano una forma di investimento di vecchia data che, anno dopo anno, ha subito una evoluzione, con lo scopo, per esempio, di stare al passo con l’avanzamento tecnologico. Ma quanto valgono i vecchi libretti postali? Scoprilo proseguendo con la lettura!
I libretti postali: una panoramica
Tra gli strumenti di risparmio che gli utenti possono avere a loro disposizione (e che hanno avuto nel corso dei decenni), i libretti postali possono rappresentare una alternativa relativamente sicura, facilmente accessibile e garantita dallo Stato. Il loro successo sembra essere dovuto proprio alla semplicità e al basso rischio annesso.

Si tratta, in particolare, di una forma di una forma di investimento che prevede il deposito di una parte del proprio capitale su di un conto nominativo ricevendo, in cambio, un interesse annuale, in genere di percentuale bassa. Questo non dovrebbe stupire: nell’ambito degli investimenti, la percentuale di interesse varia di solito in base al rischio.
Ad un rischio di perdita maggiore, si affiancano percentuali maggiore d’interesse e viceversa. Trattandosi di forme di deposito e di risparmio a basso rischio, i libretti postali prevedranno bassi percentuali di interesse. La loro apertura è molto semplice e in genere non prevede costi. I cittadini, inoltre, nel corso della durata del contratto, possono solitamente versare ulteriore denaro o prelevare quello depositato in precedenza.
Come funzionano i libretti postali?
Come accennato nei paragrafi precedenti, il procedimento di apertura di un libretto postale è in genere semplice e non prevede costi o oneri eccessivi. Il primo passo per ottenere un proprio libretto postale è presentare, allo sportello apposito, la documentazione richiesta (per esempio, il documento di identità e il codice fiscale per i maggiorenni).

Una volta sbrigata la parte burocratica iniziale, potrà essere possibile versare o prelevare il proprio denaro a seconda delle proprie esigenze, nel rispetto di eventuali limiti previsti dal contratto. La durata dei libretti postali è variabile e, su base annua, viene erogato un interesse, secondo le condizioni che vigono al momento del rilascio.
La percentuale di interesse che il cittadino riceve non sono esenti da tassazione: in genere, è il 26% il valore trattenuto come ritenuta fiscale. Queste informazioni sono generiche e possono differire in base ai vari casi particolari. Per avere informazioni specifiche, è necessario rivolgersi a personale preposto, a disposizione nelle varie filiali sul territorio.
Le tipologie di libretto postale
Esistono numerose tipologie di libretto postale, in grado di rispondere alle esigenze di molti. Alcuni esempi? Il libretto ordinario rappresenta la casistica classica, o tradizionale, relativa ai libretti postali. In questo caso, le operazioni vengono di solito effettuate direttamente all’ufficio postale e viene consegnato al cittadino, al momento della stipula del contratto, un libretto cartaceo.

Una novità più recente è rappresentata dal libretto cosiddetto smart, ovvero digitalizzato. In questo caso, le operazioni possono essere svolte online, grazie all’utilizzo di una apposita app o sul sito web di riferimento ufficiale. In tale modo, l’intestatario può agire in autonomia e avere un controllo maggiore sul proprio saldo e sulle movimentazioni del denaro.
Un particolare tipo di libretto postale, poi, è quello destinato ai minori, ovvero a ragazzi e bambini che non hanno ancora compiuto il diciottesimo anno di età : questa tipologia di libretto può essere aperto dai genitori o da chi ne fa le veci, adulti che hanno anche il compito di gestirlo fino al raggiungimento dei 18 anni del minore.
Quanto possono valere i libretti postali antichi?
Quando si parla di libretti postali antichi si può far riferimento a libretti cartacei risalenti a decenni e decenni fa. La domanda che, in questi casi, potrebbe sorgere spontanea è: “quanto possono valere i libretti postali antichi?”. Proviamo a dare una risposta. Nel caso in cui il libretto antico non sia ancora stato riscosso, potrebbe essere possibile richiederne la liquidazione.

Attenzione, però! In questo caso ci sarebbero dei limiti, superati i quali, non sarebbe più possibile ottenere indietro il denaro! Se il libretto in tuo possesso fosse dormiente da più di 10 anni e presentasse un saldo superiore ai 100€, purtroppo, potresti non poter più accedere al denaro depositato al suo interno.
Nel caso in cui, invece, il tuo libretto sia molto antico, risalente a più di un secolo fa, questo potrebbe, sì, aver perso il valore relativo al saldo eventualmente presente in esso, ma assumerne uno nuovo, quello collezionistico! A seconda dell’anno d’emissione, dello stato di conservazione e di altri fattori, il suo valore potrebbe oscillare da pochi euro fino a centinaia di euro.